da Vittorio Grondona
Sapete cosa ci rimette il “padroncino” delle piccole aziende se vincesse il “sì” al referendun sull’estensione dell’art.18? Ci rimette la sua attuale libertà di trattare i dipendenti come merce; ci rimette la sua libertà di ricatto psicologico, morale e spesso sessuale; ci rimette la possibilità di assumere con contratti capestro, preceduti da accordi verbali unilaterali, come quello di pretendere ogni giorno 12 ore di lavoro e farne figurare 4 ai fini previdenziali e fiscali; ci rimette…; ci rimette… Credetemi, ai fini economici non ci rimette nulla che non gli competa giustamente in un paese civile come il nostro (sic… forse ho esagerato)!
da Antonio Sechi, Pavia
Dopo aver letto l’endecalogo del perfetto dittatore ed aver scoperto di vivere in 9/11 di una dittatura, sono sconfortato dallo scoprire che anche una persona pubblica e opinionista come lei avalla simili mene psicotiche, vagheggiamenti tipici del masochista che agogna il martirio democratico e un cippo marmoreo in qualche futura piazza dei caduti per la resistenza. Non credo che parteciperò più a questo sito, anche perché nel giro di un quarto d’ora vi arriveranno le SS (Silvio Staffeln?) in casa. Vi auguro di incontrare un Salvo d’Acquisto.
11 anni e interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalla professione di avvocato per 5 anni all’avv. Previti;8 anni e 6 mesi e interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalla professione di avvocato per 5 anni all’avv. Pacifico;5 anni e 6 mesi e interdizione perpetua dai pubblici uffici e dalla professione di avvocato per 5 anni all’avv. Acampora;13 anni al giudice Metta;8 anni e 6 mesi al giudice Squillante;assolto il giudice Verde.I commenti di Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera, di Giuseppe D’Avanzo su Repubblica, e la ricostruzione della vicenda IMI-Sir di Marco Travaglio su L’Unità.
da Guglielmo Venturi
22 aprile (da El Pais di Madrid): Donald Rumsfeld dichiara che “Washington rifiuterà di riconoscere un regime islamico in Iraq, anche se fosse espressione della volontà della maggioranza della popolazione e frutto di risultati elettorali.”27 aprile: Human Rights Watch, organizzazione non governativa per la difesa dei diritti umani, con sede a New York, comunica che ” in Iraq il numero dei civili uccisi o feriti dopo la fine delle ostilità nel paese, è superiore a quello provocato dai bombardamenti e dai relativi effetti collaterali.”28 aprile: anche la seconda assemblea degli rappresentanti dell’opposizione al regime iracheno, convocata dall’ex generale Garner,( nominato dall’amministrazione Bush “governatore” del paese), viene disertata dagli invitati. Disconoscono la legittimità degli Usa di voler imporre il futuro governo, ignorando il principio di autodeterminazione.
di Emaunele Macaluso (per Il Riformista)
Finalmente ho avuto l’occasione di vedere in tv, il compagno Fabrizio Morri, della segreteria dei Ds, che si occupa di fare arrivare ai cittadini messaggi utili a rendere comprensibile e votabile la loro politica. Domenica, interrogato dal Tg3 sull’indicazione di voto della Quercia in occasione del referendum sull’estensione dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori alle piccole aziende, ha dato una risposta chiarissima. Ecco, come si diceva una volta, la “linea”: Ds non possono votare Sì, ma non possono nemmeno votare No (i referendum non si fanno per votare o si o no?); potrebbero votare scheda bianca o non votare, e potrebbero anche dare libertà di voto (a questo per la verità provvede la Costituzione). Dare “linea” effettivamente è roba vecchia. Ma lo zig-zag è troppo moderno! Anche il segretario della Cgil, Carlo Ghezzi, non scherza: scrive un articolo sull’Unità con il titolo «Questo referendum è contro la Cgil», ma il suo Segretario Generale vota Sì e Ghezzi Nì. Se è contro la Cgil, questa non dovrebbe essere contro quel referendum? Misteri. P.S. Ho sbagliato persona, non era Morri ma Damiano. Non cambia nulla.
da Primo Casalini, Monza
Un grazie sentito al sig.Serpieri. Ha ragione. Le professoresse di lettere del condominio me l’hanno confermato, e metto in pratica il suo suggerimento con trinariciuta determinazione: “Gli zuffaioli mangiano gli gnocchi e gli stalinisti mangiano gli bambini”. Detto fra noi, la parola zuffaiolo sul vocabolario non c’è, e le professoresse mi hanno suggerito attaccabrighe, persino accattabrighe o attaccalite, ma continuo a preferire zuffaiolo. Mi ci sono affezionato, perché rende l’idea.
da Stefano Alberti
Ci risiamo.Eccoli i soliti 4 ma meglio dire 2 comunisti che difendo un dittatore come Fidel. Il peggiore, l’assasino, l’affamatore di popoli. Cuba ridende isola nei caraibi prima della rivoluzione viveva bene, governata democraticamente da tale Batista. Il popolo era ricco, colto e libero. Dopo la rivoluzione questi pazzi cosa hanno fatto, le scuole, gli ospedali, hanno levato i bordelli, Cuba ha il piu alto tasso di scolarizzazione del centro e sud america….ahhhh questi comunisti. (?) Certo che dare la pena di morte a persone che tentano di scappare sequestrandone altre 100 e’ barbaria che solo i comunisti possono fare. Se non sbaglio poco lontano c’e’ uno stato confederato ad una grande nazione non mi sovviene il nome, che ha messo a morte un ragazzo ritardato per aver rapinato un negozio di alcolici, risposto al fuoco della polizia e ucciso un poliziotto… sicuramente e’ successo in uno stato comunista.
da Walter Lanaro
Tra poche settimane l’Italia andrà alle urne per votare l’eventuale estensione dell’articolo 18 anche alle aziende con meno di 15 dipendenti. Un referendum importante, che la politica sta snobbando! La destra è chiaramente contraria, vista la sua simpatia verso il padronato. La sinistra invece, fa come ha sempre fatto ultimamente: litiga! L’appuntamento di giugno credo sia fondamentale per affermare una volta di più che il lavoro va tutelato in ogni modo e con ogni mezzo, referendum compreso. Chi oggi si scaglia contro la consultazione , si scaglia automaticamente contro tutti i lavoratori. (segue oltre le 500 battute)
Gianluca Freda
Riguardo le classifiche dei dittatori: penso siano perfettamente inutili se pretendono di stabilire un primato di moralità. Non esiste un dittatore moralmente meno ignobile di un altro, indipendentemente dal numero delle sue vittime, che è spesso legato semplicemente alla densità di popolazione del territorio su cui esercita il suo potere. La classifica invece ha senso, eccome, se serve a stabilire un indice di pericolosità allo scopo di stabilire una priorità d’azione. Tra Castro e Bush, a parità di squallore morale, Bush mi preoccupa infinitamente di più; se devo fare una manifestazione di protesta, dò la precedenza al primo della Top Ten.
da Luca Serpieri
Devo ammetterlo, quando anche Casalini, come tanti altri, rivela il suo lato stalinista e di intolleranza per il diverso, per la voce fuori dal coro, e propone ostracismi de facto (povero Natalino !), lo sa fare con una grande eleganza, con un savoir faire notevole. Complimenti!E comunque si scrive: GLI ZUFFAIOLI.