di Muin Masri
Dio, so che ci sei e ho fiducia in te, so che vedi e senti le nostre strane preghiere. Fai un modo di congelare i cuori e sorrisi della gente come nel giorno di Santo Stefano. Lenti, sazi, metà vuoti e metà soddisfatti, felici senza sapere il perché, niente paura della solitudine, mezzo assonnati e mezzo stupiti, parlano di meno e ascoltano di più gli altri quasi con piacere, contenti come dei bambini e amano senza sentirsi in colpa. Pane del giorno prima per tutti e nessuna bestemmia. Fai uscire il sole e non sciogliere la neve. Copri i barboni e svesti i politici. Le forze dell’ordine controllano il traffico stradale e non chiedono a nessuno il premesso di soggiorno. Pochi giornali, zero calcio e musica di Battiato a tutto volume. Amen.PS. Dio, perché non vieni più a trovarci in Palestina? La stanchezza dell’attesa ci rende sempre più cattivi e un vero Dio sa come perdonare.
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