Adesso riempirà lo zaino, caricherà figlio e moglie e prenderà la via delle Indie (della Nuova Zelanda? del Bhutan? del Kirghisistan? della Namibia?) da dove ci invierà dispacci sulla situazione della democrazia nei paesi remoti. Li leggeremo sul Fatto Quotidiano, li vedremo sulla Nove, ci abbevereremo al verbo sul suo sito Internet (o Istagram? o Tik Tok? o Clubhouse?). Ma non temete, tornerà. Tornerà quando Di Maio non potrà più candidarsi e nemmeno Toninelli per non parlare di Crimi. Un Dibba non scompare facilmente. Un Dibba non è per sempre ma nemmeno per poco.
C’è un refuso?
mi piace ma non sono convinto .
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