da Claudio Urbani, Roma
Se spiattella in ogni occasione che come governo non mette le mani nelle tasche degli italiani, come cittadino b. le mani le infila sino al gomito, pur di racimolarne ogni spicciolo. Come è noto, in periodo di crisi aumentano le illusorie speranze della gente di accaparrare qualche spicciolo attraverso i vari giochi, lotterie e possibilità varie, ma gli unici accaparrotori, come è risaputo è il banco. E b. cosa fa, con varie partecipazioni, prestanomi già noti alla giustizia, concessioni pubbliche che può elargire attraverso i suoi poteri, si mette nel più proficuo dei business, pro domo sua, pardon pro “tasca”sua, ovviamente.
Dovrà pure rifarsi in qualche modo di quanto ha versato a Debenedetti! Questo mi sembra il modo più rapido ed indolore (per lui) di farlo. Peggio per gli italiani che si baloccano con i giochi d’azzardo e, dopo secoli, non hanno ancora capito che è solo il banco che vince.
Veramente si era già abbondantemente rifatto con le frequenze per il digitale terrestre. Il primo bando era stato annullato e riscritto con condizioni che solo due aziende potessero partecipare: Rai e Mediaset, anche LA7 era esclusa. Così l’assegnazione è stata gratuita e risparmiando alle aziende i 2 mld di euro possibili derivanti dall’asta. Agli affari di famiglia è sempre attento il b. http://tv.liquida.it/focus/2011/09/07/frequenze-digitale-terrestre-la-finanziaria-regala-due-miliardi-a-rai-e-mediaset/
Ma perché, licenziare i lavoratori non “è mettere le mani nelle tasche degli italiani”? E finanziare Lavitola con i soldi pubblici?
Chi licenzia chi, Guasto? Le imprese licenziano quando serve, non a capocchia. E comunque dovresti sapere, se ti è mai capitato di lavorare come dipendente, che le ditte, con 2 o 40000 dipendenti hanno sempre licenziato, come e quando vogliono, articolo 18 o meno. Cosa credi, che sia così difficile trovare “la giusta causa”? Va bene che Natale è vicino, ma credere a Babbo Natale da adulti, insomma…
Allora se licenziare è da sempre più semplice che bere un caffè che necessità si aveva di fare una nuova normativa? Questo governichhio è allora, senza dubbio,è più “icchio” di quel che sembra!
P.S. Ma il post non ha per tema il licenziamento, nulla da dire a proposito?
Urbani, hai letto la nuova “normativa” o ti sei fermato ai titoli dei giornali? E’ sconfortante.
Sconfortante è quando si alza del polverone introducendo argomenti che nulla hanno a che fare con il post in questione: è duro difendere l’indifendibile! Invia un post sull’argomento licenziamenti e lì se ne discuterà.
La lettera inviata alla UE promette “licenziamenti piu’ facili per le imprese in difficoltà economiche”. Con le norme attualmente in vigore, le imprese in difficoltà economiche possono licenziare senza problemi. Ergo: la lettera alla UE contiene una sesquipedale supercazzola. Illusionismo legislativo, as usual, buono per tenere i sindacati impegnati a inseguire uno specchietto mentre si lavora ad altre, meno reclamizzate, riforme.
Guasto, di Lavitola c’è ne uno, mentre altri ne han trentuno… Sbuca da una perquisizione negli uffici del braccio mal-destro di D’Alema, Vincenzo Morichini, il primo elenco dei foraggiatori della Fondazione di baffino! Tho! sono gli stessi nomi che ricorrono anche nelle inchieste Enac, P4, e Penati: non solo i 30mila euro di Paganelli (Compagnia aerea Rotkopf su cui viaggiò a sbafo baffino), ma anche 20mila di Bruno Binasco, braccio destro di Gavio (autostrada Serravalle), e i 25mila dell’inprenditore Alfonso Gallo, 15mila di Francesco Maldarizzi e Pio Piccini e ancora…quelli che “abbiamo una banca”, condannati a tre anni e più. I Profumo di m…enta indagato perchè avrebbe provocato un danno all’erario di oltre 700 milioni di euro. Rischia una pena da otto mesi a sei anni…
Ha proprio ragione, Varotto! E’ intollerabile che ci sia chi finanzia Fondazioni, di destra o di sinistra che siano, per ottenerne indebiti vantaggi. E allora sa che cosa possiamo fare? Sostenere la Magistratura e le Forze dell’Ordine, abolire le leggi che fanno il tifo per la prescrizione, tornare a garantire lo Stato di Diritto, e soprattutto evitare, come qualcuno ha sussurrato per telefono al summenzionato Lavitola, di “assaltare le Procure”. Altrimenti, poi, dell’abolizione di tutte le norme anticorruzione si avvantaggiano anche Baffino e Penati, e lei se ne dispiace.