da Vincenzo Rocchino, Genova
“il Melone”, ovvero il federalismo fiscale, per molti comuni e regioni, sarà bianco e duro da digerire; per anni si è ostinatamente taciuto sui reali costi e cosa avrebbe realmente comportato; ora, a un passo dal vederlo attuato, giungono i primi segnali tutti per nulla rassicuranti: molte regioni con i comuni pressoché alla miseria per l’ effetto ICI, vedranno ulteriormente aggravarsi la loro situazione di cassa. Ove non si arrivasse alla bancarotta, i servizi subiranno ulteriori feroci tagli e aumenti stratosferici.
La risposta dei pacefinti:due bombe carta artigianali preparate con polvere nera compressa, contro la sede della Lega. Nessun ferito, danni a portone e vetrate. Per Repubblica son petardi, per il Fatto manco la notizia…
erano solo due botti.
Io ho letto che sono due petardi che hanno frantumato delle vetrine. E comunque io voglio applicare da subito il “metodo Belpietro”: le bombe se le sono messe da soli per far ricadere la colpa sulla sinistra (fonti attendibili, la magistratura può chiamarmi quando vuole)
Caro amico Dan, attento a non cadere nella trappola provocazione di chi piace solo far polemica, andare fuori tema e non rispettare le regole di CSF: potrebbe far chiudere il post. Detto questo senza entrare nel personale. Un caro augurio di buone feste
Caro Claudio, io sono sempre fiducioso che l’ironia venga colta senza sprofondare in altre acque. Comunque hai ragione, si va fuori tema. A meno che qui non si voglia far credere che la sinistra attacchi la Lega perché non vuole il federalismo. E a quel punto sprofondiamo nella dietrologia più cristallina
Galvano, la secessione si può fare con un semplice atto amministrativo. Perché pensare sempre a colpi di stato da operetta? Da domani le province del nord non versano più un cent a RRoma. Basta.
Un attimo, Stucchi, fammi capire. Secondo te da un giorno all’altro,”con un semplice atto amministrativo”, si fa la Padania. E come? A sentire il leader Bossi, “Ci sono milioni di persone al di sopra del Po che ne hanno piene le scatole e sono pronte a battersi per ottenere la libertà”. A me queste sembrano parole da colpo di stato da operetta.
Scusa Stucchi, un chiarimento. Tu intendi quindi una secessione economica totale? Cioè nessun euro di qualunque genere arriverà a Roma – cioè al Governo di Roma – attualmente ricordo Lega e PdL-? Di contro il Governo di Roma , ovviamente, non pagherebbe più: pensioni, stipendi ad onorevoli delle medesime provincia, carabinieri, polizia, guardie di finanza e forestali, ospedali pubblici, vigili del fuoco, protezione militare, giudici carceri, scuole ed insegnanti ecc. perché l’elenco sarebbe ancora lungo. Un chiarimento in proposito sarebbe illuminante, grazie.
L’estate è finita da un pezzo e di sole che picchia non se ne sente; deve essere per forza colpa del freddo se qualcuno continua a delirare!!!
Urbani, Urbani! Tutte le cose che tu citi vengono TUTTE pagate da noi polentoni. Rileggiti Ricolfi. Si blocca il rifornimento al Zud e la secessione è fatta. Non ci voleva un agrotecnico per capirla. Sennò, perchè tutti i meridionali piangono già preventivamente? La miglior cura anticancro: affamarlo.
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