da Isabella Guarini
Caro Freeman, poiché la mia specializzazione è la geometria descrittiva, accetterei con soddisfazione la sua definizione delle mie convinzioni da tetragono, similare del tetraedro, solido formato da quattro triangoli uguali, se non fosse per il fatto che la geometria è un prodotto dell’intelletto e non esiste nella realtà imperfetta. Tale io sono, imperfetta e, come tutti gli esseri umani, m’ indigno anche esageratamente, e bevo solo due tazze di caffè al giorno, per salute. Non sopporto le scuse di quelli che pur potendo non agiscono nel bene proprio e degli altri, nascondendosi dietro l’espressione del non è possibile. Mi piacciono quei luoghi comuni che condivido tra questi saper resistere a tutto ciò che produce danno, o piaceri fatui e non ho timore dell’accusa radicale. Con l’età ho imparato a evitare persone, comportamenti e circostanze che cercano di scipparmi la volontà o di conculcarla. Del resto Lei, Freeman, di libertà se ne dovrebbe intendere più di me.
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