da Roberto Alessandrini, Viareggio
“Candidare chi è sotto inchiesta per mafia può significare lanciare un messaggio gradito alla mafia e anche un messaggio di impunità e di sfida alla giustizia. Il ripudio della mafia non può essere la mera enunciazione di uno statuto ma una scelta del partito che garantisce per il candidato. I partiti siano responsabili e si dotino di codici di autoregolamentazione: se si candidano indagati si ammette che la responsabilità politica è solo una categoria verbale.”Pietro Grasso procuratore nazionale antimafia
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