da Vittorio Grondona – Bologna
Evidentemente su Cofferati non mi sono spiegato bene. Pazienza, teniamocelo così com’è, e che non se ne parli più. Altrimenti i media, la politica e tutti coloro che in questo momento pre elettorale fingono di nutrirsi di legalità ce lo fanno vedere e sentire ogni giorno finché anche quelli che la pensano come me si convincano una buona volta che quello che sta facendo il sindaco di Bologna è ben fatto a prescindere. Non tutti purtroppo hanno la capacità di sapersi esprimere. Io probabilmente sono uno di quelli, ma per fortuna sono in buona compagnia. Per esempio, il Cavaliere era contrario alla guerra. Ce l’aveva spiegato e rispiegato, ma io non l’avevo capito. Mi sono riletto quello che i giornali avevano scritto, quello che la destra tutta aveva sempre detto, ma niente, nessun lume si è acceso nel mio cervello. Fino all’ultima traduzione in formato elementare di questi giorni, io ero proprio convinto che il premier fosse d’accordo con Bush di esportare la democrazia in Iraq con le buone o con le cattive. Proprio così, quando uno si spiega male, non c’è verso che io lo capisca!
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