da Rocco Ciolfi, Arce
C’è una evidente coincidenza tra il risultato delle primarie e l’attacco di Rifondazione a Cofferati. Quello che è venuto fuori dalle urne dell’Unione (tanto Prodi, meno Bertinotti, più Mastella) ha deluso (e spiazzato) Fausto che non ha visto premiata la sua linea del dialogo, dei “voglio…”, della moderazione. L’occasione di Bologna gli è stata utile per riposizionarsi e tornare, non solo a parole ma anche nei fatti, ad assecondare la parte più radicale del suo elettorato. E bene fa Cofferati, visto l’innalzamento strumentale del livello dello scontro, a condurla come una battaglia politica di posizione. Viste le premesse non c‘è nulla da mediare; chi arretra non perde la battaglia, ma la guerra.
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