da Alessandro Ceratti
E’ vero che per certi versi l’articolo di Travaglio era prevedibile, ma come ho detto nella lettera precedente mi era già capitato di notare una notevole sintonia di pensiero con Travaglio, la qual cosa, ovviamente, mi riempie di orgoglio. Questa volta ho “predetto” i temi che avrebbe potuto usare, in altri casi mi era capitato di perseguire autonomamente identici ragionamenti, spesse volte usando persino le stesse parole o locuzioni (lui per iscritto, io a voce con mia moglie). Esclusa l’ipotesi della doppia identità rimarrebbe quella della telepatia. Ma io ho un’ipotesi migliore. Semplicemente due persone che descrivono o interpretano veridicamente la stessa circostanza, ineluttabilmente finiranno per affermare le stesse cose, usare le stesse argomentazioni. Elementare no? Provate invece un po’ voi a indovinare che cosa dirà domani sulla guerra Berlusconi, o sull’Italia Bossi.
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