da Massimo Puleo
Non sarebbe il caso che in questo blog si parlasse del decreto legge che prescrive di tenere a disposizione dell’autorità giudiziaria tutti i dati (siti visitati, tempi di navigazione e, a dispetto di quanto si dice, anche le mail) dei navigatori internet per ben cinque anni? Ritengo che questa sia una violazione inaccettabile della riservatezza di ognuno. Anzi, questa è proprio violenza, checché ne dicano Ionta & Saviotti (i magistrati che indagano sulle BR). PS – E buon anno a tutti, anche a chi leggerà le mie mail riservate.
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