dall’avvocato Lina Arena
Non intendo il valore dei sondaggi specie se organizzati al fine di sfruttare un piccolo sito. Si capisce qualcosa se si sceglie tra Capuozzo o qualche altra stella? Non ha capito che ormai preferiamo il giudizio del portinaio che tifa per Bush come se fosse Tozzi?
Sia chiara una cosa: Capuozzo non si tocca. (csf)
da Gianni Guasto
Caro CSF, al di là delle chiacchere dei soloni nostrani, credo che un po’ di numeri facciano bene. Le segnalo questo sito http://www.iraqbodycount.net/bodycount.htm: un database per contare i civili morti in Iraq. Credo che sarebbe istruttivo, per i lobbisti poter accedere ai numeri aggiornati quotidianamente.
Caro Guasto, sinceramente: contare i morti non mi piace. E tantomeno mi piace contare i morti civili iracheni soltanto. Muoiono, e sono innocenti, anche i militari iracheni, e anche i soldati americani. Ero e sono contrario a questa guerra. Mi fa ribrezzo che della gente voglia esportare la democrazia a colpi di bomba. Ma a questo punto vorrei che gli americani vincessero velocemente, perché tanto vincere debbono, e si togliessero dalle scatole. Ogni giorno di più che questa guerra dura è un giorno di più di follia e di sofferenza. Per favore, americani, fate il vostro dovere, abbattete la tirannia, regalate la democrazia agli straccioni iracheni e toglietevi dalla balle. Non fate come avete fatto in Europa dove avete regalato la libertà, avete abbattuto Hitler e poi non ve ne siete più andati. Non ne possiamo più della vostra presenza, della vostra arroganza, della vostra invadenza.Ps: quando scrivo americani intendo “George W. Bush” non “John Smith”. (csf)
da Carlo Vignato, Nanto (Vicenza)
La storia non insegna niente: nel 1988, quando Saddam Hussein uccideva i Curdi col gas nervino, veniva chiamato “Signor Presidente” dagli alleati Americani. Adesso che questi volevano bombardare l’Irak con la coscienza a posto, hanno chiesto il sostegno a vari paesi del mondo; ho sentito che fra questi “amici” figurano certi paesi africani i cui governanti sono la fotocopia di Saddam. Seppelliranno di bombe anche questi?Agli amici pacifisti che manifestano non lontano da casa mia (Caserma “Ederle” di Vicenza), vorrei porre una domanda, ricordando le innumerevoli discussioni sulla necessità o meno di avere un esercito: “Avete finalmente capito da chi ci dovremo difendere in fututo?”
da Guglielmo Venturi
Ai militari americani non è concessa, oggi, l’autorizzazione ad aprire il fuoco sui veicoli civili, prima di aver verificato che a bordo non vi siano armi. Le impreviste (imprevedibili?) azioni di resistenza e di guerriglia contro i soldati liberatori da parte dei feddayn e dei civili, sta portando alla cancellazione di questo limite dalle cosiddette “regole d’ ingaggio” e quindi verrà consentita una maggiore autonomia ai soldati americani nello scegliere i loro bersagli. Sarà così reso più agevole il raggiungimento degli obiettivi della guerra, vale a dire quelli di portare libertà e democrazia al popolo iracheno.
da Gianluca Freda
Gentile Serpieri, mi addolora (sul serio) che ogni opinione dissenziente rappresenti per Lei un “linciaggio mediatico”, e mi fa anche un pò ridere, visto che l’espressione meriterebbe d’essere applicata a ben altre realtà che non a un blog frequentato da quattro gatti. Conosco anche troppo bene le durezze e le violenze su cui si fonda la società in cui vivo. Ma dire che potrà prosperare soltanto perpetuandole non è solo un’affermazione cinica e orribile: è un’affermazione che inverte la realtà delle cose. Potremo sopravvivere solo se, come Lei dice, riusciremo a mutare e alterare profondamente la società in senso etico, imponendo il rispetto dei diritti, quelli umani in primo luogo. (segue oltre le 500 battute)
Questo blog è frequentato ogni giorno da almeno 500 gatti, spesso da 600 gatti, qualche volta da 700 gatti e una volta è stato frequentato da 840 gatti. Ogni mese circa 5000 gatti si collegano con questo blog e ben 1500 gatti hanno chiesto di ricevere la newsletter di questo blog. (csf)
da Gigi Forzese
Ormai il conflitto puo’ essere fermato solo dagli americani stessi. Abbiamo Internet: usiamolo per contattarli direttamente e dar loro una svegliata. Come fare? Ad esempio con Icq. Per chi ancora non conoscesse Icq lo trova qui. Alla domanda “what do you think about Iraq strike?” riceverete le risposte piu’ strampalate tipo che stanno portando il benessere e lo dicono in perfetta buona fede come quando difendono la pena di morte con quel loro tipico disarmante candore. Insistiamo, facciamoli rendere conto, forse capiranno, forse.
Salina 29 marzo 2003
QUESI BASTARDINI DI NERELLO E PATATA
In questa isola da deportati non sono solo. Esistono molti altri esuli. Due di questi sono Adolfo e Anna. Adolfo era un signore che girava il mondo facendo contratti, comprando buildings, vendendo consulenze. Un giorno si è fermato a Salina. Oggi ha scelto la prigionia a Pollara dove viene obbligato a spendere la maggior parte del suo tempo su un gozzo a pesca. Anna era una giovin signora che lavorava a Wall Street, da Soros. Un giorno si è fermata a Salina. Anche lei vive esule, insieme ad Adolfo, a Pollara. Nel suo laboratorio artigianale confeziona gioielli usando pietre semipreziose, filo di argento e vetri raccolti nel mare e nelle spiagge di Salina (potreste, volendo, vederli al sito www.farfalle.net; potreste, volendo, anche comprarli, qualche decina di euro e vi siete tolti il pensiero). Ieri sera li avevo incontrati da Piera, altra confinata, che ci aveva costretto a mangiare stoccafisso e calamari. Oggi sono stato da loro a Pollara dove mi hanno inchiodato a uno scorfano al vapore e a una pasta al sugo nero di seppie. Di fronte alle mie rimostranze mi hanno inalato a forza vini e liquori, obbligandomi altresì ad assistere allo spettacolo di un tramonto da sballo.Sono tornato traballate alla mia cella a sbalzo sul mare inseguito dalle leccate dei loro quattro cani e due gatti meditando su questa mia vita da prigioniero. Fino a quando resisterò? Domani gioco socializzante, Testa di quiz, condotto dal nostro dj preferito, Santino.
Claudio Sabelli Fioretti
PS. I cani di Anna e di Adolfo (ricordo Nerello e Patata) sono dei bastardini ma voi fate finta che io non ve lo abbia detto. Dopo la sentenza di un giudice, a quanto riporta la Stampa, chiamare bastardo un cane è pericoloso. Potenza del linguaggio. Da handicappato a portatore di handicap, da disabile a diversamente abile: un bel percorso durante il quale la situazione non è sostanzialmente cambiata. Per le vie di Roma la vostra carrozzella non potrà comunque procedere, ma volete mettere essere chiamato diversamente abile? Il linguaggio cambia, le frasi mutano significato, ma voi rimarrete gli sfigati di sempre. Anzi peggio. Quando farete tredici, nelle prossime settimane, non dovrete più urlare, se non volete essere presi per matti, “CHE CULO, HO FATTO TREDICI”, ma al contrario: “CHE SFIGA, HO FATTO TREDICI”. Perché nel frattempo è stato inventato il quattordici. E il tredici è diventato l’icona della sconfitta. I tempi cambiano, ragazzi miei. E le apparenze ingannano. Pensate che io sono in esilio in un’isola delle Eolie e mi sembra di essere in vacanza.
di Guia Soncini, dal Foglio
Dicono che dovremmo occuparci di Monica Maggioni. Dicono che i suoi collegamenti privilegiati di giornalista embedded che lamenta il rancio sia fatto di solo sushi e la tenda se la debbano montare da loro e che Club Med è mai questo siano talmente paradossali da risultare quasi commoventi. Quasi. Ce ne occuperemo, poi. Intanto i problemi linguistici. Bassora. La superiorità della lingua inglese, oltre che in qualche migliaio di altre cose, sta nel fatto che il nome di quella ridente cittadina si scrive Basra, quindi sulla pronuncia le possibilità di equivoco sono pochine. In italiano no. In italiano è un bel trisillabo, così nell’arco di un solo tg la città cambia foneticachissà quante volte. Qualcuno giura di averlo sentito pronunciare persino con l’accento sulla “s”. Altra questione: avendo una tizia del tg1 detto che è stata rinviata la sentenza sul “logo Mondadori”, è concesso titolare “no logo”?
da Monica Cappellini
Caro Sabelli-Robinson-Napoleon, non capisco questa Sua autoflagellazione mangereccia+isolamento .Snobismi di altri tempi? Mi saluti il mare e Livingston.
Snobismi di altri tempi. I miei (csf)
da Vincenzo Rocchino, Genova
Credo che ridurre la discussione al tema ” benzina si benzina no ” è alquanto riduttivo. I motivi di questa guerra “ora” non sono legati solo al petrolio. E’ vero, invece, che la UE comincia a preoccupare, e non poco, l’economia americana. Ed allora, prima che diventi una forza politica e militare, l’Amministrazione americana ha colto l’occasione fornitale dai tragici fatti dell’11 settembre 2001, per dare il via ad un processo di destabilizzazione dell’intera area europea e mediorientale. (segue oltre le 500 battute)