da Walter Lanaro
Cari lettori, oggi si è svolta a Palermo una manifestazione antimafia, indetta dai sindacati in ricordo delle stragi del 1992.Una fantastica idea che però non ha attirato quella folla tumultuosa e “civile” che vi sarebbe dovuta essere. Troppe le assenze, troppi i cittadini che hanno preferito non esserci, troppa ancora una volta la volontà di non cambiare! E’ stato bello comunque, vedere i sindacati uniti, almeno in questa occasione, per urlare contro la “Piovra”. Un unità che però è solo illusoria e momentanea, la realtà infatti ci insegna che su altre tematiche, come il lavoro, c’è grossa disunità. (segue oltre le 500 battute)
da Natalino Russo, Seminara (RC)
Brava Solo mi ha tolto le parole di bocca. Si può non essere d’accordo con Oriana Fallaci ( dopo esserlo stato per 40 anni ) e condividere le “risposte” di Terzani, Maraini, Eco, Tabucchi e quant’altri, ma una cosa è certa: prescindendo dalle collocazioni politiche e dalle tesi sostenute limitandoci ad una valutazione letteraria, tra Oriana e gli altri c’è un abisso. Ma questa è l’era di Fo Nobel; di Tabucchi neo/ Pessoa e dello Strega a vedove/i di Moravia. Un pensiero per Paola Angelici, la quale ha dimostrato che non è obbligatorio essere di sinistra per fare gli interessi dei lavoratori. Brava giornalista, che diventava gigantesca se paragonata a Serventi Longhi o a Giulietti. Riposi in pace.
da Manuela Fuin
claudio,lei scrive sempre dai suoi luoghi di vacanza…e stasera lo faccio pure io!sono ospite da amici che mi han rifornita di tutto…compreso un pc che apro solo satsera,al sesto giorno di vacanza…..un saluto al profumo di sardegna,a lei a tutti i lobbisti! sono davvero in ferie,non mi ricordo nemmeno più cosa faccio a venezia….boh????leggo il corriere giusto per tenermi informata,…per il resto…mare,sole,sole mare…….grosso sacrificio,vero????
So’ disgrazie. (csf)
da Piergiorgio Welby
In Occidente ci sarà un terribile attentato
Non sappiamo dove, come, perché, chi.
L’informazione non è suffragata da prove…
Ma è nostro dovere informare i cittadini.
“Tempi duri per Pierluigi Battista, scrive Dagospia, a causa di una pepatissima letterina inviata da Enzo Marzo a “il Foglio” e rifiutata dal quotidiano diretto da Giulianone Ferrara. Che però ha trovato ospitalità sull’Unità del 25 giugno”. Di che si tratta? Si tratta di cultura. Enzo Marzo fa le pulci al Foglio e ai suoi “errori”. Avrei tranquillamente lasciato correre la cosa senza intervenire se non avessi letto questo piccolo particolare che il Foglio non avrebbe pubblicato la lettera di Marzo. L’ha pubblicata l’Unità, d’accordo, ma il suo posto era il Foglio. Dovere democratico, a questo punto, è dargli maggiore diffusione possibile. Mi accodo a Dagospia e la pubblica sul nostro sitino. Naturalmente su Documenti.(csf)
da Carlo Vignato
Una riflessione sull’occupazione della RAI e sulla faccia tosta di Fabrizio Del Noce: è tra quelli che, tirando in campo la bugia dell’ “audience”, hanno deciso di dare una pedata sul sedere a Biagi e Santoro, ma nello stesso tempo non si vergogna di continuare a condurre “Linea verde”: è semplicemente pietoso, il classico “pesce fuor d’acqua”. Nessuno ha mai misurato l’ “audience” ottenuto dal suo programma?
di Alessandro Ceratti
Da un po’ di tempo termini le tue mail con il motto “A LA META LLEGAMOS CANTANDO O NO LLEGA NINGUNO”. Da dove arriva la frase? Mi dici la traduzione esattissima?
Alla meta arriviamo cantando o non ci arriva nessuno. Autore Sepulveda. La frase compare anche nella canzone Uma perfecta excusa dei Modena City Rambler che io ho magistralmente cantato al Caterraduno di cervia dopo che per settimane è stata il tormentone dei miei fondamentali interventi a Caterpillar (Rai Due). Nessuno ha mai saputo che cosa voglia dire. (csf)
da Paola Solo
Caro Sabelli, a nome suo conservo solo quell’intervista e, della Fallaci, ho solo quella del ‘79, ma, negli ultimi vent’anni, non credo siano molti ad averla incontrata. Rispetto la sua modestia a non voler raccontare alcun retroscena di quell’incontro, pazienza. Se non sbaglio Maria Giovanna Maglie, ha appena pubblicato un libro su Oriana: pensi a cosa avrebbe potuto fare lei che passò qualche tempo in sua compagnia, altro che libro! Una cosa vorrei dire della scrittrice: anche se non sei d’accordo con lei, tutto quanto dice, ti costringe a pensare, ad usare la testa. Non direi che è poco. Io, la penso così, ma forse sono capitata nel sito sbagliato, dove, ev identemente la Fallaci non è molto popolare.
Questo non è il sito sbagliato, in questo sito si parla di tutto. (csf)
A colori.
da Gianni Da Vià
Come hai visto,Barney Panofsky accende un Montecristo n° 4 una pagina sì e l’altra pure e il suo amico Boogie addentando un Romeo y Julieta dice ” Aprés tout,c’est un monde passable!” che è poi quello che in sostanza vuol dire Pennacchi ( me stà simpatico,Pennà,mortaaacci…) . Certo,sono nient’altro che delle assassine bionde; ” c’est de la merde!” sbuffava un chirurgo dell’Istituto Tumori di Parigi,spegnendo il mozzicone nella salle de repos ,prima di ritornare in sala operatoria. Quanti morti hanno fatto le mitiche ” papier au mais”? Più della guerra di Algeria,dicono.